Grande spettacolo alle Scuole Primarie De Amicis di Granarolo Faentino

MaracasE’ fissato per venerdì 20 maggio 2016 alle ore 17.50 presso la palestra delle scuole primarie De Amicis di Granarolo Faentino lo spettacolo finale a chiusura del laboratorio Ri-Suono: Autoproduzione di musica differenziata realizzato grazie al contributo della Fondazione Banca del Monte e Cassa di Risparmio Faenza.
Il progetto punta a stimolare la fantasia e la capacità dei bambini di divertirsi con poco. E’ così che semplici bottiglie di plastica, conchiglie, vecchie pentole e ogni altra cosa suggerisca una buona idea ai bambini, si trasformano in strumenti musicali originali studiati e realizzati dai piccoli artigiani.
Da ottobre 2015 il progetto ha coinvolto le classi terze di Marzia Zoli e Michela Ponti che, sotto la guida di Ilaria Petrantuono del Music Academy Faenza, hanno dato nuova vita a oggetti destinati normalmente ad essere gettati. I giovanissimi studenti hanno nel contempo affrontato la tematica del riciclo dei materiali e del buon uso delle risorse della Terra perché è da piccoli che si imparano le buone maniere… anche in tema di ecologia. E lo si può fare divertendosi!
Venerdì 20 maggio sarà possibile assistere a un vero e proprio spettacolo con coreografie, musiche e strumenti creati da piccoli artisti rispettosi dell’ambiente!

Settesere 15 aprile 2016

Ri-Suono: autoproduzione di musica differenziata!

Template Piccolo formatoUn laboratorio innovativo alle Scuole Primarie E. De Amicis (I.C. San Rocco) di Granarolo Faentino: Ri-Suono, autoproduzione di musica differenziata.
Una trentina di bambini di due classi delle scuole primarie, seguite da Ilaria Petrantuono del Music Academy Faenza e dalle maestre Marzia Zoli e Michela Ponti, impareranno a creare meravigliosi strumenti musicali partendo da oggetti di scarto o parti di essi.
Ecco che semplici bottigliette di plastica diventano fantastiche maracas aggiungendovi sassolini o sabbia, se poi vengono anche dipinte si trasformano in veri pezzi unici di artista, e poi vecchi pettini, scatole, palline di carta di giornale, conchiglie raccolte in spiaggia in estate, vecchi campanelli di bicicletta, cucchiaini di metallo, cucchiai di legno, pentole da buttare e ogni altro oggetto suggerisca una buona idea alla fantasia dei bambini. E nel dare una nuova vita a oggetti considerati inutili o da gettare via, i piccoli artigiani imparano l’importanza del riutilizzo, del risparmio delle risorse della Terra e di quanto ogni nostro piccolo gesto sia importante e abbia una ripercussione sull’intero ecosistema.
Basta poco per risparmiare risorse e divertirsi, proprio come facevano i bambini di tanti anni fa che non avevano a disposizione costosissimi giochi elettronici ma si divertivano trascorrendo interi pomeriggi a fantasticare su come riutilizzare dei cocci di un piatto andato in pezzi o cosa farsene di uno spago e qualche pezzetto di fil di ferro; con pazienza si costruivano da soli i propri giocattoli, imparando non solo come farlo ma anche acquisendo la sensibilità di vedere qualcosa di buono in ogni cosa che ci circonda. Troppo spesso questa filosofia viene dimenticata e cede il passo all’idea del consumo infinito, dell’oggetto di moda, dell’ultima novità. Nulla in contrario al progresso e all’innovazione, purché questi non facciano perdere di vista la giusta misura e l’importanza del buon uso delle risorse del pianeta: ne abbiamo solo uno ed è un mondo finito.
Il laboratorio proseguirà per tutto l’anno scolastico e si concluderà con uno spettacolo musicale tenuto dai bambini con i propri personali strumenti, proprie coreografie e canzoni. Appuntamento quindi a fine primavera per l’esibizione dei piccoli artisti-riciclatori. E forse sarà la volta buona che i bambini insegneranno qualcosa di semplice ma fondamentale agli adulti.

La realizzazione del laboratorio è stata resa possibile grazie al contributo della Fondazione Banca del Monte e Cassa di Risparmio Faenza che con lungimiranza ha voluto sostenere questa importante iniziativa. Il laboratorio gode del patrocinio del Comune di Faenza.